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"Soluzione" al calo demografico

“Calo demografico, una soluzione c’è”

Questo il titolo d'uno scritto di Rina Ceppi Bettosini (candidata HelvHetica per il consiglio nazionale) che, leggendolo, mi ha decisamente infastidito per il modo come certe persone possano pensare che il calo demografico sia una cosa negativa, ma soprattutto come si può affermare che per questo fattore ci sia “carenza di manodopera”, quando in realtà siamo sommersi da industrie superflue che vengono aperte “esclusivamente per dare lavoro a chi non ce l’ha” e che intanto producono in eccesso per poi lamentarsi se il consumatore non acquista i loro prodotti.

Ricordo anni fa un progetto dell’ufficio del lavoro che sovvenzionava i disoccupati ad aprire aziende in propio, tipo bar, ristoranti, negozi da parrucchiere, boutique, ma il tutto andò in fumo quasi subito perché quando non si è capaci di gestire un’attività è inutile che qualcuno ti dia i soldi per farlo. Sinceramente penso che anche questa nuova moda delle “Start-up” per la maggior parte dei casi è molto simile a quelle situazioni.

Basta fare un conto quante auto - nuove o usate - sono ferme dai vari concessionari in attesa di essere vendute, credo che le auto immatricolate in Ticino non siano neppure così tante come quelle in vendita. Dovrebbe essere semplice e naturale capire che avere meno clienti dovrebbe causare meno produzione e meno necessità di manodopera, o meglio che sarebbe il caso di produrre solo quello che serve, sia come quantità che come tipologia di prodotto.

Come dico in varie occasioni io non ho figli ma a volte mi piace pensare che sarebbe stato bello averne uno. Ma non per contribuire all’aumento demografico. Questo proprio no.

Come si può pensare che la soluzione “ai nostri mali” (?) sia incentivare l’aumento di una popolazione mondiale già in continuo (spaventoso) aumento? Che interessi ci sono dietro a coloro che ce lo vogliono far credere?

La maggior parte dei nostri problemi attuali hanno la loro causa proprio nel fatto che continuiamo a moltiplicarci come se fosse normale, ma in realtà lo facciamo come lo fanno quei parassiti contro cui cerchiamo di combattere (per esempio la zanzara tigre o certi virus), solo che noi lo facciamo con un cartello fuorviante con scritto “per la famiglia”, quindi lo spacciamo per lecito e sacrosanto.

Si direbbe che siamo vicini a situazioni paradossali come vediamo succedere oltre oceano, con la nascita di gruppi “contro l’aborto” formati da persone disposte a uccidere un medico perché pratica l’aborto… assurdo!

Guardiamo la realtà. Siamo tutti figli di un rapporto sessuale, qualcuno forse non proprio - se teniamo in conto le inseminazioni artificiali - ma siamo il “frutto” del piacere dei nostri genitori (genitore uno e genitore due…). A volte siamo stati voluti e a volte siamo semplicemente “arrivati”, ma fino al momento del parto siamo come dei piccoli “parassiti” che suggono alla gestante - nostra madre - quanto di cui necessitiamo. Detto così sembra orrendo, ma pur meraviglioso che possa essere portare in grembo il “frutto” del nostro… “amore”? “piacere”?, “desiderio”? è proprio quello che succede. E comunque anche dopo il parto continuamo a suggere tutto quanto possiamo, ma stavolta sia da genitore uno che da genitore due.

L’essere umano, come qualsiasi parassita, deve moltiplicarsi ed espandersi senza tener conto che in realtà sta distruggendo l’habitat in cui vive… o dove andrà ad insediarsi (stiamo già pensando di colonizzare qualche altro pianeta pur di continuare a “parassitare”).

Ma tornando all’aumento demografico, che è la causa dei nostri mali e NON la soluzione, provo a citare un esempio:

Se c’è troppo traffico automobilistico non è perché “le strade non sono in grado di smaltirlo e vanno potenziate”. Il troppo traffico è dovuto invece al fatto che ci sono troppe persone. Il fatto che siano locali o frontalieri o in transito non ha rilevanza, non sarebbe proprio il caso di mettere anche delle stelle puntate sul petto degli automobilisti come qualcuno fece nel secolo scorso (anche se guardando certe campagne politiche attuali ho il timore che siamo su quella strada).

Stiamo assecondando un circolo vizioso che non serve assolutamente a risolvere i problemi come invece qualcuno vuole farci credere. Non è che ci sia una persona piuttosto che un’altra a spingere queste ideologie errate, sono semplici credenze che quasi nessuno sa riconoscere per quello che sono, vale a dire DANNOSE.

È facile far credere che l’aumento demografico serva per mantenere viva l’economia, ma in realtà è l’economia che vuole l’aumento demografico per averne il maggior vantaggio possibile, e questo è completamente un altro discorso. Non si incentiva una soluzione ma si soddisfa la “necessità di clientela” degli imprenditori, degli investitori, delle grandi società internazionali.

La maggior parte degli “attori” di queste situazioni non si tira indietro neppure quando si rende conto dei danni che compie perché ha “solo da perderci” a livello personale e lascerebbe i suoi “profitti” a qualcun’altro. Quindi se ne fregano altamente degli altri ma fanno finta che invece stiano agendo a loro favore.

Sono quasi certo che qualcuno pernserà al fatto che “servono nuove leve per rafforzare l’AVS”, ma se già pensiamo al fatto che l’AVS sia stata creata con uno scopo ma per limitarne l’impatto si è separata dai normali conti dello stato facendone un fondo finanziato dagli stessi contribuenti, mentre i miliardi che la confederazione, cantoni e comuni spendono per altri scopi (comprese le sovvenzioni per agevolare l’aumento demografico) sono a disposizione facilmente, la verità ci appare per quello che è: una semplice pagliacciata. Mi sembra infatti ovvio che investire 200 miliardi perché tra 10 anni ne servono 50 è un vero controsenso (se poi si pensa che quei miliardi non ci sono ma si dovranno raccogliere è ancora peggio, ma questo è un altro discorso).

Smettiamola di programmare il futuro in base alle nostre lune, ai nostri desideri di appagamento, pretendendo che la comunità paghi per i nostri “capricci”. Guardiamoci invece come veri esseri umani pensanti e… intelligenti (?) che possono fare la differenza per il pianeta azzurro.

 

(P.S. non sono candidato da nessuna parte, quindi non ho un interesse personale nello scrivere quello che veramente penso)