I giornali locali, “Corriere del Ticino e “La Regione”, li sfoglio tutte le mattine alla ricera principalmente di articoli legati sempre alla valle o a Castel San Pietro e, ormai un abitudine da circa 10 anni, gli annunci di lavoro che pubblico poi sulla pagina Facebook “Ticino & Lavoro”*. Come moltissime altre pagine internet anche la pagina iniziale di queste due testate sono per me una specie di mazzata sulla testa e devo affrettarmi a cliccare sul tasto login e poi su versione online per non subire un attacco epilettico a causa di tutto il trambusto di immagini in movimento, testi e parti della pagina che, mentre cerchi di leggere mettendole a fuoco, si spostano da tutt’altra parte. I testi, le sezioni ed i menu si spostano perché il programma deve prenderli dai contenitori separati in cui sono stati registrati, quindi quella frazione di tempo che gli serve per calcolare la misura necessaria per mostrarli basta per farmi sentire l’inizio della crisi. Le immagini pubblicitarie, i loghi e alcune decorazioni non sono più lì ferme per farsi guardare, giammai! vengono appositamente realizzati come mini-video (nemmeno più in gif) per attirare ancora di più l’attenzione, ma a me fanno uno strano effetto ipnotizzante che aggiunto alle varie fughe di ciò che stavi cercando di capire cos’era mi dà come risultato anche la nausea.
Devo comunque dire che sono relativamente pochi gli articoli “generali” che leggo, parto infatti dalla mia ferma decisione di non leggere quelli con i titoli che intenzionalmente non fanno subito capire di cosa si tratta ma sono strutturati in modo da attirare il lettore e spingerlo a leggere qualcosa che nel 90% dei casi non gli interessa.
* Attività sospesa a fine 2023 in seguito all'uscita (o meglio alla rinuncia di entrarci) da Facebook.