Dalle pagine della RSI il 17.07.2023
Una recessione planetaria, con un sensibile impatto sui mercati finanziari e una caduta dei corsi azionari del 20-30%; magari anche di più. È lo scenario ormai alle porte, secondo le previsioni di Daniel Hartmann, economista capo di Bantleon, società zurighese di gestione patrimoniale.
Benché l'economia USA abbia retto bene nel primo semestre dell'anno, e gli effetti di recupero del periodo postpandemico siano stati più incisivi del previsto, è solo questione di tempo prima che l'economia arretri, afferma quest'esperto in un'intervista rilasciata a Cash. "Continuiamo a ritenere che sia in arrivo una recessione globale", afferma Hartmann sulle colonne del portale di informazione finanziaria, sottolineando che la gran parte degli investitori sta confidando erroneamente in un atterraggio "morbido" dell'economia statunitense.
Sono poi esagerate, sempre a detta di questo specialista, le speranze riposte in una crescita stimolata dalle applicazioni di intelligenza artificiale (IA). "Non è ancora possibile stimare l'impatto" che essa "avrà sullo sviluppo della produttività", osserva, ribadendo che "la crescita della produttività sul lavoro" è ormai in diminuzione "da anni nei Paesi industrializzati e che sul breve termine "le imprese stanno tagliando i budget per gli investimenti". La contrazione dell'economia dovrebbe quindi manifestarsi nella prima parte del 2024, per poi durare almeno tre trimestri. La recessione si diffonderà quindi "dagli investimenti alla spesa dei consumatori, passando per il mercato del lavoro". Senza poi contare l'eventualità di "uno shock del mercato finanziario che amplificherà il tutto". E in una fase del genere, rammenta Hartmann, "le insolvenze sui prestiti aumentano, e questo mette le banche sotto pressione". Gli investitori debbono quindi prepararsi a forti turbolenze.
Dopo tutte le crisi mondiali che si sono avute nel secolo scorso, ecco che ci siamo ancora!
Possibile che dobbiamo lasciare in mano qualsiasi cosa al “mercato finanziario”, e quindi non agli investitori ma più che altro a chi gestisce i loro fondi, continuando ad ammettere tutti i loro sporchi giochetti per arricchirsi a sempre di più scapito di chi semplicemente lavora, mangia e si permette qualche sfizio?
E come possiamo pensare che la crescita economica sia una cosa positiva mentre una recessione sia negativa?
Da tempo ci vengono presentate come positive delle situazioni che in realtà sono negative e viceversa?
Vanno aumentati gli utili ed i guadagni degli investitori affinché l’economia vada bene… ma questo non equivale a far star meglio il singolo cittadino (di qualsivoglia nazione).
È un po’ come un gatto che si morde la coda, si deve continuamente aumentare i profitti per “andare bene” ma questo significa fare tagli di qui e di là e questi tagli fanno andar male l’individuo. Questo significa che “individuo” non equivale a “mercato finanziario”, “investitori”, “economia” ecc, tutt’altro! Ma sembra che nessuno se ne renda veramente conto e accetti queste situazioni perché “tanto è così” e basta.